Chi mi conosce, sa che preferisco viaggiare sulla terraferma piuttosto che in un sol balzo volare al di là delle Alpi. Nella foto: La stazione di Basilea nelle ultime luci del giorno. Per altro, alla stazione di Basilea si trovano leccornie come questi Macarons al caffè!
Le giornate in Italia sono state brevi e piovigginose. Ma poco importa, se si vuol passare del tempo con chi si ama. Solo un giorno è stato inaspettatamente sereno, e ovviamente si è approfittato per fare due passi, anche se a bassa quota.
Ed è già tempo di ripartire. Di nuovo rotaie, di nuovo acqua sui vetri e paesaggi che scorrono - no, siamo noi a scorrere via.
Mi viene in mente quel passaggio in Orlando, Virginia Woolf: Orlando, donna, che viaggia in automobile e sperimenta una nuova frammentarietà nelle percezioni. Non solo quel che riesce a vedere mentre guida sono solo pezzetti di paesaggio, l'inizio di un'insegna, due persone che si sono appena incontrate; ad essere spezzettata è anche la sua persona. Che Orlando non sia Uno, che ci siano degli Io diversi a costituirlo/la, è cosa subodorata già da un pezzo, nel romanzo. Ma è nell'automobile che i diversi Io danno il meglio di sé, sovrapponendosi, incalzandosi l'un l'altro in un monologo interiore, o flusso di coscienza che sia (ai letterati la definizione più appropriata).
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