lunedì 20 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

Passeggiata sul fiume

Meta: Stift Neuburg, quella macchia bianca che si vede nella foto. Si tratta di un chiostro di benedettini tra prati, con un allevamento bio di capre e pecore sul retro.

Ok, questa foto avrei potuto scattarla anche sul Lago d'Endine.

Viuzze del centro storico, illuminate da un inaspettato raggio di sole.

Classica veduta da cartolina. Madonna con Bambino nella piazza del Mercato, con il Castello sullo sfondo.

 E infine sempre qui si torna, la via di casa.

E da una via laterale, sbuca il Cave 54, Jazz Club storico di Heidelberg.

Das Wandern

Passeggiata di ieri sulla collina. Un vero Wandern alla tedesca.
Partenza dal ponte vecchio (Alte Brücke), passando dalla  porta (Brückentor).


Si inizia a salire: eccoci sul Philosophenweg. Ormai il Neckar (mi dicono sia maschile ed io, a malincuore, mi adeguo) è completamente sghiacciato e verdeggia tra le colline. 



 Ed i tedeschi son tutti felici e contenti per la ripresa del commercio fluviale e... del canottaggio.

Ci addentriamo nei boschi - e per quanto forse le foto non rendano, ci si ritrova nel perfetto clima del Lied tedesco. Come non pensare alla Winterreise di Schubert, al Des Knaben Wunderhorn di Brentano e von Arnim? Paesaggio di fine inverno, neve solo in piccoli mucchietti a lato del sentiero, foglie del colore caldo che mai lascia Heidelberg, alberi nudi o quasi, i tronchi luccicano per le piogge come nere proboscidi tuffate nel terreno. Solo, non son sicura che Schubert camminasse su sentieri larghi e battuti come queste comode autostrade per passeggiatori.
Cammina cammina, uno si perde anche. Una a caso. Nonostante un senso dell'orientamento ovunque decantato. Così ci si ritrova a chiedere informazioni ai passanti - due o tre gatti - "di qua si va verso il Philosophenweg?", per sentirmi rispondere "volevo proprio chiederti la stessa cosa, se da dove arrivi tu si arriva al Philosophenweg!". Insomma, in modo un poco casuale, sbuco su una piccola area di resti, t'oh! Si tratta di un piccolo insediamento di monaci, il Chiostro di Santo Stefano. Demolito già verso la fine del XVII secolo, in seguito all'abbandono del sito da parte dei monaci. Con le pietre rimaste ci han costruito una Aussichtsturm (torre panoramica) proprio lì a fianco.

E torniamo a scendere, tra i boschi e i tappeti di foglie.

Fino a questa meraviglia, Bismarksäule (colonna di Bismark). Dotata persino di lampada olimpica sul tetto, non sia mai che sembri che si dia troppa poca importanza al personaggio.

Ma, per concludere, volgiamoci a più degne meraviglie.

lunedì 13 febbraio 2012

Solo una spruzzatina di neve....


...o un paesaggio glaciale?


lunedì 6 febbraio 2012

Il Concerto


Al termine di un semestre di prove, finalmente il concerto! 
Ecco un estratto da Brahms, Prima Sinfonia. 

venerdì 3 febbraio 2012


Wislawa Szymborska è morta pochi giorni fa.
Di nuovo un post nero di lutto. Dopo Christa Wolf. Strano che due donne tanto importanti per la letteratura, per noi che le leggiamo e che scorgiamo parole vere in quei libri, muoiano a distanza di pochi mesi.
Un rammarico, non conoscerla abbastanza bene, non aver letto abbastanza di suo. Davvero troppo poco. L'edizione completa delle sue poesie è sul mio comodino a Bergamo, mi è mancato il tempo per leggere con calma prima della partenza per Heidelberg, e poi mi è mancato lo spazio in valigia per un libro in più. Solo poche le poesie lette, rimane il desiderio intenso di riprendere tra le mani il librone azzurro, con testo polacco a fronte. Siamo fortunati a poterne leggere ancora la voce.