venerdì 25 gennaio 2013

Il castello nella neve

Le immagini sono già un po' vecchie, risalgono ad una settimana fa. Ma il clima è rimasto più o meno quello. 
Sì, fa freddo. Sì, c'è neve e ghiaccio (ora un po' meno). Ma trovo che il castello in queste condizioni sia bellissimo!





lunedì 14 gennaio 2013

Bergamo - città alta


E non poteva mancare Bergamo all'appello. La Bergamo bella.
È ormai più di un anno che sono via dalla mia città. Ogni tanto mi è capitato di tornare per brevi periodi, senza aver modo di fare un giro in città alta. Beh, quelle volte mi è mancato qualcosa. 
Il senso del ritorno? Non oso dire tanto. Lo sussurro soltanto, a mezza voce.


Dal castello di S. Vigilio si distinguono i colli, degradanti verso la pianura. E, in lontananza, un massiccio ricoperto di neve, il Monte Rosa.

Guardando verso nord-ovest c'è l'inizio della Val Brembana e dietro le prime basse cime spuntano quelle più lontane innevate.



Anche il Resegone non si fa mancare. Il versante bergamasco però non si lascia così facilmente paragonare al grande re-segone dentellato di cui porta il nome.


La luce si scalda pian piano, la città vecchia riposa come adagiata sul suo colle, tra le sue quattro mura.



Lago di Garda

Sempre in tema vacanze di Natale: un giorno è toccato al lago di Garda, sponda veronese, tra Torri del Benaco e Malcesine. Paesini, frazioni sulle pendici del Monte Baldo, legate da una passeggiata alla luce 
del sole già calante delle 16.




domenica 13 gennaio 2013

Orobie - Passo San Marco

Come già l'anno scorso, anche quest'anno abbiamo voluto iniziare in bellezza: passeggiata sulla neve il 1° gennaio.
Meta: Passo San Marco. Sì, ok, è una strada, direte voi. Ma: anzitutto è tutta talmente piena di neve che da poco dopo il paese di Mezzoldo bisogna lasciare la macchina e mettersi gli scarponi. E guardate qua: ditemi se non è bella questa strada!


In secondo luogo: il panorama merita! Le montagne già alla partenza sono meravigliose.


E più si va avanti, più ci si solleva sopra la valle Brembana e le sue cime.





Infine, io non c'ero mai stata. Il Passo San Marco: vuol dire, percorrere la Val Brembana fino in cima ed essere sullo spartiacque che conduce dall'altra parte, sulla Valtellina. È come passare le colonne d'Ercole, anche se in piccolo. Non so voi, ma a me ha affascinato molto. E questa è la Valtellina vista proprio dal Passo (1900 e rotti metri sul livello del mare).


Orobie - Capanna 2000

Le vacanze di Natale hanno portato molto riposo e qualche bella passeggiata in montagna.

Per esempio, uno degli ultimi giorni di dicembre siamo saliti in direzione di Capanna 2000, sul monte Arera (Oltre il Colle, BG). C'era nebbia a Bergamo, fitta e umida come una coperta indesiderata. Ma non appena si saliva in altitudine, il sole brillava chiaro e deciso sulle montagne. A dire il vero, faceva persino caldo! E la neve ne risentiva.





Il paesaggio, colline, morbidi panettoni ricoperti di neve, dove una volta sorgevano (forse ci sono ancora) piccoli impianti sciistici.


 E il monte Alben, che sto imparando ad apprezzare sempre più.


All'inizio del cammino c'è una piccola deviazione che porta alla "cattedrale vegetale". Si tratta di un'opera d'arte, di un'architettura naturale, ideata dall'artista lodigiano Giuliano Mauri tra il 2008 e il 2009. Su internet si trovano diverse informazioni a riguardo. Mi limito qui a dirvi che si tratta di una sorta di cattedrale gotica a 5 navate costruita con delle piante. I 42 faggi, che fanno da colonne descrivendone la struttura, sono per ora solo fuscelli, quello che si vede nella foto sottostante sono i sostegni lignei costruiti attorno a ciascun tronco. I faggi cresceranno e diventeranno essi stessi sostegno di questa "opera artistica naturale", colonne portanti di una cattedrale tra i monti.



martedì 8 gennaio 2013

Rientro

Eh già, le vacanze sono finite. Anche il blog si è preso una pausa. Conto di raccontarvi a poco a poco quel che c'è stato, le belle gite, il ritorno in Italia.
Per ora, c'è la ripresa del tran tran: lezioni, colloqui con i docenti, prove d'orchestra e amici.
Sono rientrata ad Heidelberg domenica sera, in un clima stranamente freundlich und mild, mite davvero. Ma il più grande stupore è stato quello di trovare Universitätplatz vuota. Sgombra dalle mille bancarelle del mercatino di Natale, che l'avevano riempita già da metà novembre di gente, cibo, profumi di spezie, piccolo artigianato ed aria natalizia. Uniplatz vuota. Segno che bisogna far posto a qualcos'altro.