mercoledì 27 gennaio 2010

Kyoto: la città dei templi



Il primo giorno libero dal lavoro in orchestra abbiamo deciso di visitare Kyoto, che da Osaka dista circa quaranta minuti in treno.
La città, famosa per il protocollo che stabilisce le quote di CO2 che ogni paese può emettere (eccetera), ha effettivamente un lato "green": paragonandola con le altre metropoli giapponesi che ho potuto visitare, era senza dubbio quella che integrava maggiormente il verde nel tessuto urbano.
Ma la peculiarità che la rende famosa è un'altra: qui si trovano i templi scintoisti (e alcuni buddisti) più belli del Giappone!




Parlare di Kyoto non è cosa facile, ciò che mi è successo una volta lì è definibile più dalle foto che ho scattato che da una qualsiasi riflessione che tenti di spiegarle. Dirò solo che il fascino dell'antico Giappone mi ha conquistato in particolare nei suoi tetti. Tetti così da noi non esistono. Disegnano delle linee con grazia, ora dondolando, ora creando prospettive che sembrano spigolose l'una con l'altra, ma ogni tetto tende alla curva e dunque al movimento. Come se, proprio dove la casa, o il tempio, perde contatto con la terra per rivolgersi al cielo, con un gesto dolcissimo prendesse il volo.







Di Kyoto mi hanno affascinato anche gli alberi. Già scrivevo di alberi quando ero a Lipsia, ma qua c'è una grande differenza. Gli alberi in Giappone hanno un nonsochè di curato, come se fossero bonsai giganteschi, e hanno una forma completamente diversa. L'albero europeo tende per definizione verso l'alto. Certo, talvolta si espande anche in orizzontale, ma sempre cede alla tentazione di volgere i suoi rami all'insù. Gli alberi Giapponesi molto spesso sembrano svilupparsi in orizzontale: composti da "terrazze" su livelli diversi, anche loro salgono in alto, ma hanno in sè la calma di arrivarci per stadi, e la pazienza di fermarsi ad ogni gradino.



La stessa pazienza che hanno i pellegrini.


Essendo ricca di templi, Kyoto è meta di pellegrinaggi tutto l'anno, ma in particolare all'inizio di gennaio, dato che il Capodanno è la festa più importante nello scintoismo. Fare visita ad un tempio e pregare per l'anno nuovo sono i motivi che spingono tantissimi giapponesi - e tantissime donne in kimono, l'abito da cerimonia per definizione - ad affollare i luoghi di culto durante tutto il primo mese dell'anno.

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