lunedì 29 marzo 2010

Tra parentesi

Alla partenza da Bergamo, la città salutava con una luce calda.

A chiudere questo viaggio, invece, l'immagine di una delle tante ruote panoramiche giapponesi, ferma nel sole del primo mattino. Chissà se non ci possa essere "un altro giro di giostra".

3 commenti:

  1. Le grandi parentesi sono tra infiniti ignoti, il prima della nostra nascita e il dopo la nostra morte, per quanto ne sappiamo.
    Nel mezzo, tutto un lunghissimo viaggio. Che è infinito. La giostra non si ferma mai.
    Le fotografie sono istanti: ci sono un prima e un dopo di quell'istante misurabile (di solito centesimi di secondo), e il prima e il dopo sono invisibili, anche se immaginabili.
    Come si pongono, nell'andare continuo della realtà?

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  2. grazie di esserti iscritta tra i miei lettori, io ho fatto lo stesso con te e, passata la Pasqua, comincerò a scorrazzare tra le tue pagine
    marina

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  3. @Romeo: Sono dell'idea che vere e proprie parentesi non esistano, nel senso che non si vive un periodo isolato dal resto della propria vita, tant'è vero che continuo a scrivere del Giappone anche ora che son passati due mesi dal mio ritorno.
    Le esperienze, soprattutto quelle profonde e significative, nel tracciare un solco sulle tue pagine finiscono per impressionare anche i fogli che seguono.
    Tuttavia, mi piace provare ad interrogarmi sul prima e sul dopo di qualcosa che succede. E dunque cercare il percorso che sta facendo il filo continuo della vita, disegnarne le forme.

    @Marina: Grazie a te, ho il piacere di leggerti già da un po'. Buona Pasqua!

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