sabato 29 settembre 2012

"Every time I've tried to communicate with someone, love has disappeared"

Michelangelo Antonioni nasceva cent'anni fa, il 29 settembre del 1912.
In suo ricordo, due spezzoni del film: La Notte


La scena del pavimento a scacchi


Monica Vitti: "Mi avete ridotta a uno straccio voi due stasera"

Di Antonioni ho visto e apprezzato La Notte e L'avventura. Entrambi film stupendi, che descrivono l'incomunicabilità umana attraverso una finissima arte cinematografica (vedasi la scena del pavimento a scacchi del link poco sopra). I personaggi di questi due film sono attanagliati dalla noia, dal peso di vivere e dall'impossibilità di condividere e comunicare con altri essere umani. Tristemente vero, disperatamente sincero.

giovedì 27 settembre 2012

Deutsches Wetter

Il tempo meteorologico tedesco:

dopo pranzo volevo uscire di casa con gli occhiali da sole, da tanto il cielo brillava d'azzurro. Ora credo sarebbe stato meglio portarsi un ombrello.

(premio di consolazione: ben due minuti di arcobaleno - un vero baleno!)

:-)

martedì 25 settembre 2012

A proposito di biciclette

Ogni tanto ti capita di conoscere una cosa ma di non saperne descrivere le parti - per lo meno in lingua straniera. È l'eterno imbroglio in cui finisco quando devo riparare qualcosa nella bicicletta, e penso "e mo' che gli dico al ciclista?"
"Ma come, hai una bicicletta!" Ebbene sì, in Germania sembra non se ne possa fare a meno. I mezzi di trasporto pubblico funzionano certo bene, ma sono cari. E le strade tedesche sono molto bici-friendly: piste ciclabili, stradine residenziali. Unici svantaggi: anche le biciclette creano traffico (provate a sfrecciare sul Plöck in un normale giorno di lezioni universitarie, sembra di essere su un'autostrada per le due ruote all'ora di punta, facciamo l'A4 Bergamo-Milano, con l'aggiunta dei pedoni -ah! quelli sì che son pericolosi!- e qualche immancabile furgone di DHL o similari). Altro minus, il tempo - se piove o fa freddo non è di certo piacevole prendersi tutto addosso, e qui di giorni freddi o umidi ce ne sono. Ma i tedeschi resistono impavidi!
Insomma, alla fine, come già a Lipsia, anche ad Heidelberg mi son procurata una bici. In realtà, già da metà giugno. L'estate, mi son detta, è il momento migliore per incominciare. E credetemi, Heidelberg non è più stata la stessa. Nonostante il mio uso, ancora parco lo ammetto, la città acquista un'altra faccia quando ci pedali dentro, anzichè percorrerla a piedi.
Tutto ciò per dire: Quando devi andare dal ciclista e ti manca proprio quella parolina lì, dell'infame pezzo di bici che s'ha da riparare...ta-dah! Ecco una tabellina utile, chiara, bella e riassuntiva.


 E ovviamente c'è anche la versione inglese, che non si sa mai:

mercoledì 19 settembre 2012

Ritorno ad Heidelberg

Memore dell'autunno dell'anno scorso - un'esplosione di colori come questa - tengo monitorati i "miei" boschi. 
:-)


giovedì 13 settembre 2012

Für K.

Liebe Grüße aus Bergamo und aus Mailand!





mercoledì 12 settembre 2012



"Nun sind wir wohl erwacht", sagte sie -, "für lange."
Für immer, wollte er hinzufügen, aber noch ehe er die Worte ausgesprochen, legte sie ihm einen Finger auf die Lippen und, wie vor sich hin, flüsterte sie: "Niemals in die Zukunft fragen."

aus "Traumnovelle" von Arthur Schnitzler
Reclam Verlag


"Ma ora ci siamo svegliati..." disse "per lungo tempo".
Per sempre, voleva aggiungere Fridolin, ma prima ancora che pronunciasse quelle parole, lei gli pose un dito sulle labbra e sussurrò come fra sè: "Non si può ipotecare il futuro".

da: "Doppiosogno" di Arthur Schnitzler
Trad. di Giuseppe Farese, Edizione italiana Adelphi



Fa niente se il libro lo si è già letto. Inizio a scoprire la bellezza del rileggere - quasi come se si intrattenesse un rapporto, un'amicizia, con il libro. Gli si va a fare visita, si chiacchiera con lui. Se poi la rilettura è in un'altra lingua (l'originale, in questo caso) il gioco diventa ancor più appassionante. Sai che leggi proprio la versione che ha dato alle stampe lo scrittore/la scrittrice, ma al contempo non sei mai certa al 100% di poterne comprendere le profondità linguistiche.